Sogno di una notte di mezza estate

21-05-2005 – Ore 20:45 – Auditorium Zanon, Udine

La storia è l’intreccio di quattro trame, mondi diversi che agiscono e convivono nello stesso spazio e tempo.

Sogno di una notte di mezza estateMentre si prepara il matrimonio di Teseo e Ippolita, Ermia e Lisandro decidono di lasciare la città per sfuggire alle nozze organizzate da Egeo per sua figlia con Demetrio.
Elena decide di svelare a Demetrio il loro piano, sperando nella riconoscenza di lui.
Nel frattempo Oberon e Puck ordiscono un incantesimo ai danni di Titania, e decidono di interferire nei casi umani con una magia che faccia innamorare Demetrio di Elena, così da ristabilire l’equilibrio nelle coppie.
In questi eventi viene coinvolto un gruppo di ignari artigiani ateniesi che si trovano nel bosco per provare lo spettacolo che rappresenteranno alle nozze del duca.
La vicenda si svolge in un bosco nei pressi di Atene nella notte che precede di quattro giorni il primo novilunio dopo il solstizio d’estate (21 giugno)

CORNICE
Trama elisabettiana
Personaggi di corte (seicenteschi)
Teseo: duca di Atene
Ippolita: regina delle Amazzoni, futura sposa di Teseo
Egeo: padre di Ermia

INNAMORATI
Trama romantica
Lisandro: innamorato di Ermia
Demetrio: promesso sposo di Ermia
Ermia: innamorata di Lisandro
Elena: amica di Ermia, innamorata di Demetrio

FOLLETTI
Trama magica (medioevale)
Oberon: re degli elfi
Titania: regina delle fate
Puck: folletto al seguito di Oberon
Fata: al seguito di Titania

ARTIGIANI
Trama comico-realistica (farsa plautina)
Con espediente stilistico del “teatro nel teatro”
Tacchia che recita la parte del Prologo
Chiappa che recita la parte di Piramo
Sospiro che recita la parte di Tisbe
Morsa che recita la parte del Leone
Stagna che recita la parte del Muro
Mortimpiè che recita la parte del Chiaro di Luna

Il “Sogno” è una tra le più note opere di William Shakespeare, molto rappresentata perché si presta alle più diverse interpretazioni.
Noi della Compagnia ‘Ndescenze abbiamo lavorato su alcune tecniche teatrali per la resa dei diversi personaggi nelle differenti trame. Le tecniche di movimento e vocali utilizzate prendono spunto dal teatro “fisico” di Jerzy Grotowsky e dalle teorie di uno dei suoi allievi: Eugenio Barba.
Abbiamo scelto una traduzione che rendesse giustizia alla prosa poetica di Shakespeare pur non usando espressioni troppo auliche.
Trattandosi di un testo dove la parola ha una grande importanza, i personaggi non sono stati studiati dal punto di vista psicologico, ma abbiamo ricercato il tipo di energia che li muove partendo dai quattro elementi naturali: aria, acqua, terra e fuoco.

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