80’s Piccola bottega degli orrori

02-06-2007 –  Auditorium Zanon, Udine – Ore 21:00

La piccola bottega era un cult movie molto popolare negli Stati Uniti, fu uno dei primi horror pieni di humour (come successivamente Frankenstein Junior di Mel Brooks), mentre in quel periodo i film dell’orrore venivano presi sul serio, dovevano fare paura, non far ridere.

Era il 1960 quando Roger Corman girò questo film in due soli giorni, utilizzando una scenografia già esistente creando l’archetipo della sua produzione: un buon prodotto ad un budget ridicolo. Il regista scrisse la storia dall’oggi al domani insieme a Charles Griffith, sceneggiatore. Fu una sfida e si rivelò una vittoria, dal momento che divenne un piccolo cult movie. La macabra storia è trattata in modo molto ironico, rendendo il film un piccolo gioiello di humour nero.

Protagonista di questa horror-comedy è sicuramente Audrey 2, una versione vegetale del mito vampirico, forse la creatura mostruosa appartenente al regno delle piante più riuscita nella storia del cinema fantastico.

Nel 1982 a New York fu prodotto l’omonimo musical, e nel 1986 un remake musicale cinematografico diretto dal regista Frank Oz, nel quale si trovano moltissime citazioni che fanno la parodia ai film di fantascienza, ai “B-Movies”, ai thriller e alle commedie musicali romantiche, mentre la vicenda nasconde anche un’ironica analisi della società americana, con i sogni e le illusioni di coloro che vivono nei quartieri più degradati aspettando un evento che possa permettere loro una vita migliore. La vicenda può essere vista non solo come una storia d’amore ma anche come una leggenda del Faust: una storia di destino e di tentazioni, di fine del mondo, di attrattiva di lucro e di difficili scelte morali, nell’epoca che permise il fiorire del cinema Fanta-Horror quando, nel periodo della guerra fredda, si offriva al grande pubblico la possibilità di esorcizzare la paura dell’invasione sovietica.

Una strana pianta carnivora proveniente dallo spazio, e dotata di una perfida intelligenza, sconvolge la vita dei gestori di un misero negozio di fiori in un sobborgo di Manhattan, dapprima procurando successo e denaro, poi cercando di attuare il suo piano di conquista del mondo.
Infatti il vegetale prospera solo se nutrito di sangue umano, e lo pretende dal timido e maldestro garzone del fioraio che diverrà killer suo malgrado.
La bizzarra piantina attira molti nuovi clienti al negozio, che fino al giorno prima era stato sull’orlo del fallimento: arriva la notorietà, gli affari del proprietario vanno a gonfie vele. Anche la storia con la collega della quale il ragazzo è segretamente innamorato (pur essendo lei fidanzata con un dentista sadico!) inizia a funzionare… ma è tutto un trucco, infatti il mostruoso vegetale non è che l’avanguardia di un’invasione extraterrestre.

Ci sarà il lieto fine?

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